martedì 13 giugno 2017

Analfabetismo funzionale & altre amenità - parte II

Dopo lungo  e meditato silenzio, causato da diverse novità (piacevoli o meno) in real life, ritorno su questi schermi con la seconda parte del post precedente.

Qualora non lo aveste notato, in questo mese e mezzo di assenza si è verificato il varo di un provvedimento legislativo che ha infilato una ditata grossa come i Cento Pugni di Hokuto nel vespaio dell'Analfabetismo Funzionale nostrano, a tutta prova che i problemi da me denunciati ad aprile non erano che una prima, e sgradevole, manifestazione personale di un problema diffuso; sto parlando, ovviamente, dell'inserimento dell'obbligo vaccinale infantile per l'accesso all'istruzione.
Il bruco della falena Testa-di-Morto. Visto da qui è carino,
ma in realtà quando cresce genera uno schifoso lepidottero,
che distrugge gli alveari e ruba il miele alle api.
Morale della favola: non sottovalutate una cosa che sembra
una stronzata, sapendo che potreste poi trovarvi in un
mare di deiezioni solide, e sperare che Dio non faccia l'onda.
L'argomento c'entra solo marginalmente con quello di cui vorrei parlare oggi, nonché con la Falena, ma sono convinta che il progressivo diffondersi di tragicomici tentativi di curare patologie gravi (come la Falena) con trattamenti "alternativi" che comunque non funzionano, o sono assolutamente insufficienti data la gravità del disturbo, derivi tutta da un  humus di ignoranza di materia scientifica, e soprattutto dalla grande difficoltà che molti hanno nel distinguere le fonti affidabili da quelle che non lo sono. 

In poche parole, quando un antivaccinista contesta il nuovo decreto Lorenzin lo fa sulla base di due sentieri argomentativi:

  1. Argomentazioni scientifiche sparate a caso. Sono tutte prive di fondamento. No, non ci sono metalli pesanti nei vaccini, né residui di feti umani o bovini, e il Thimerosal in Europa non trova impiego dal 1987. In ogni caso, è stato eliminato perché come conservante e adiuvante è superato, e non è mai stata dimostrata una sua lesività. No, i vaccini non causano autismo: Andrew Wakefield, il medico che per primo propalò 'sta cazzata, aveva falsificato i risultati sperimentali delle sue ricerche, è stato radiato dall'albo e condannato per truffa. No, il fatto che la l. 210/92 risarcisca anche i danni eventualmente causati dal piano vaccinale non costituisce ammissione che i vaccini causino danno: semplicemente era un modo per lo Stato di pararsi il culo dopo lo scandalo degli emoderivati infetti. No, ricevere quattro vaccinazioni per dodici malattie diverse nel giro di diciotto mesi non lesionerà in modo irreversibile il sistema immunitario del bambino: ci sono studi che dimostrano come un neonato umano possa sopportare diecimila dosi vaccinali senza riportare alcun danno. Un'antitetanica non lo ammazzerà. E, infine, no: alcune malattie non sono scomparse grazie al miglioramento dell'igiene e delle condizioni di vita. Sono cazzate: Roosevelt si ammalò di poliomielite a trent'anni facendo il bagno in un laghetto. Faceva parte di una delle famiglie più ricche degli USA: sembra possibile che si fosse ammalato a causa delle condizioni igieniche precarie? No. Certe patologie sono scomparse grazie alle vaccinazioni di massa. E pure, nel caso della polio, grazie a Roosevelt, che sganciò di tasca propria due milioni di dollari per finanziare la ricerca scientifica, perché a nessun altro bambino capitasse quello che era accaduto a lui, che rimase paralizzato dalla vita in giù per il resto dei suoi giorni (vincendo comunque la Seconda Guerra Mondiale). Sputateci sopra!
  2. Argomentazione etica, cioè: "solo i genitori devono avere il diritto di decidere della salute dei propri figli, e lo Stato non può obbligare ad alcun trattamento medico". Premettiamo: questa è una considerazione con la quale sono assolutamente d'accordo, ed è anche per questo che nei primi anni 2000 l'obbligo vaccinale di massa è stato espunto dal legislatore (perché, ed è bene ribadirlo, fino ad allora esisteva, non è un'idea balzana che la Lorenzin ha masticato li per li mentre andava al gabinetto). Ciascuno deve avere il diritto di scegliere come curarsi, e anche di non curarsi in nessun modo, purché prima abbia ricevuto informazioni corrette atte a consentirgli di autodeterminarsi come meglio crede. Tale osservazione, tuttavia, ha una piccola magagna:  a una persona dotata di buon senso non passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello di non vaccinare suo figlio contro
    Il TSO funziona così: quando il vicino schizofrenico si
    convince che tu sia in combutta con gli alieni per spiarlo,
    e conseguentemente decide di risolvere il problema alla
    radice, lo Stato per tutelare la salute pubblica lo acchiappa
    e lo costringe a curare il proprio disturbo 
    fino a che la sua pericolosità non cessa.
    Perché molti accettino che questo trattamento, ben
    più violento dei vaccini, venga inflitto agli schizofrenici
    ma non sopportino che i pargoli ricevano una punturina
    ridicola, proprio non capisco. 
    poliomielite, difterite e tetano, tanto per citarne solo tre. In altri Paesi europei non esiste l'obbligo vaccinale proprio perché il livello generale di buonsenso è più alto. In Italia la Costituzione consente allo Stato di obbligare alle cure un cittadino solo per il più alto fine di tutelare la salute pubblica, soprattutto delle fasce di cittadini potenzialmente più deboli e a rischio. Nella nozione di "salute pubblica" rientra anche l'obbligo, per lo Stato, di evitare il diffondersi di rovinose epidemie di poliomielite infantile, morbillo, tetano neonatale, epatite e difterite. E nella categoria di "fasce di cittadini deboli e a rischio" ci sono, inevitabilmente i bambini (soprattutto quelli immunodepressi o che per altra ragione non possono vaccinarsi). Dato che il sonno della ragione, coadiuvato da Facebook, ha generato migliaia di mostri che si nascondono non più dietro le vesti dell'Inquisizione Spagnola, bensì del gruppo "Mamme informate", lo Stato ha ben pensato di provvedere per la via più coattiva e diretta per il bene di tutti. E i "tutti" più indifesi sono i bambini.
Cosa c'entra tutto ciò con la Falena e con il tentativo di curarla con l'omeopatia o i Fiori di Bach?
Credo che dietro questi fenomeni ci sia alla base la difficoltà di molti di discernere, quando si tenta di informarsi per comprendere cosa fisicamente accade al proprio corpo di fronte a un fenomeno sconosciuto, tra chi fornisce informazioni affidabili e chi non lo fa.
A prescindere dalle motivazioni - economiche, dovute a malafede o a semplice ingenuità - che spingono molti a propalare, soprattutto su internet, consigli medici (vuoi sui vaccini, vuoi sui migliori trattamenti per attaccare la Falena), occorre rendersi conto quando quello che ci stanno dicendo è degno di considerazione o no.
Un medico, o un gruppo ristretto di medici, sostengono che i vaccini siano dannosi, ma l'intera comunità scientifica asserisce che tali affermazioni siano prive di riscontro, e produce massicce quantità di studi validi (e pubblicati sul New England Journal of Medicine, non sul mensile di Mistero)? Direi che questi ultimi sono più degni di fiducia.
Alcuni scienziati cercano di dimostrare l'efficacia scientifica dei rimedi omeopatici e dei Fiori di Bach, e la stragrande maggioranza dei ricercatori afferma che queste ultime pratiche non abbiano riscontro medico? Bon, direi che la questione è chiusa.
Altrettanto importante è considerare quali riviste pubblichino certe risultanze sperimentali: in Italia quella riconosciuta è "Le Scienze", all'estero degne di fiducia sono appunto il New England Journal of Medicine o l'American Journal of Epidemiology (che tra le altre cose ha pubblicato lo studio che ha finalmente dimostrato come The China Study sia una cinesata, appunto), giusto per citarne un paio. 
Perché proprio queste riviste e non il già citato mensile di Mistero? Prima di tutto perché non ci troverete articoli sul mostro di Loch Ness o sul Chupacabra, ma anche in quanto controllano l'affidabilità degli studi prima di pubblicarli. In parole povere, tengono d'occhio le ricerche scientifiche proposte per la pubblicazione per controllare non dicano cazzate madornali.

Come il nesso tra vaccini e autismo, appunto.

***

Tornando a bomba sulla Falena, che comunque costituisce il core business di questo blog, giustamente molti osservano che effettivamente assumendo preparati omeopatici alcuni sintomi sembrano alleviarsi. In effetti, è vero, ed è per questo che non mi sembra un male - per coloro per cui questo approccio funziona - affiancare eventualmente l'omeopatia a degli antidepressivi.
Occorre tuttavia osservare che l'omeopatia sembra funzionare grazie a...

3) Il mysterioso effetto Placebo
Il placebo è una terapia o una sostanza priva di principi attivi specifici, ma che viene somministrata come se avesse veramente proprietà curative o farmacologiche. Lo stato di salute del paziente che ha accesso a tale trattamento può migliorare, a condizione che il paziente riponga fiducia in tale sostanza o terapia. Questo miglioramento indotto dalle aspettative positive del paziente è detto "effetto placebo".
E la spiegazione di cui sopra è l'unico motivo del perché, a volte, cose come omeopatia e Fiori di Bach sembrano far star meglio la persona che è stata vilmente attaccata dalla Falena.  
In poche parole: tu ti aspetti che una sostanza funzioni, ed essa funziona veramente. 
Pensate un po' cosa può succedere quando
siete il capobranco di un simpatico labrador
con la dermatite da scatolette a un tanto il chilo,
e, confidando nella sua guarigione, gli date le
- costosissime - goccine omeopatiche che vi
ha sbolognato il farmacista con fiuto. Per
gli affari. 
O, meglio, così sembra: ma siccome riporre le speranze in una cosa il cui funzionamento è meramente psicologico per guarire un disturbo squisitamente psicologico può in effetti risultare un nonsense logico, la stragrande maggioranza di coloro che hanno la brillante idea di tentare di trattare la depressione solo con approccio omeopatico hanno spesso delle ricadute.
E non occorre ribadire che le ricadute spesso possono essere giù da un ponte, appesi a una corda per il collo, o - badabim badabum! - sotto un tram.
Giustamente, molti obiettano che l'omeopatia "funziona" benissimo anche con animali e bambini: com'è possibile se è solo per effetto placebo?
Perché chi ha meno senso propriocettivo paradossalmente ha anche più possibilità che il placebo funzioni. Mai visto un bambino che urla per un forte mal di pancia calmarsi come un miracolato da San Gennaro, quando il dottore gli dà una cosa che sembra una medicina e in realtà è una caramella?


4) La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone; la libertà non è uno spazio libero...
La libertà è anche informazione.
Perché ho tenuto a scrivere tutto questo lunghissimo articolo sull'omeopatia e la Falena?
No, non è solo per spiegare come mai il VegFurbone Astutissimo™ in realtà era un montato simile a un hacker, ed è solo per bontà umana che non l'ho denunciato alla Postale, bensì in ossequio al principio esposto nella prima parte di questo post, nel quale credo fermamente.
L'unica condizione per poter esercitare la libertà di autodeterminarsi - anche, quindi, nelle scelte terapeutiche - è ricevere informazioni attendibili che  consentano di decidere cosa fare e come farlo.
La Falena è in grado di far sentire un imbecille anche Piero Angela. Ti risucchia da dentro tutto ciò in cui credi, speri, ami: anche chi è dotato di una fiducia in se stesso granitica come un monolite di Stonehenge può sentirsi disperso. Confuso.
L'attacco della Falena è una delle evenienze del mondo moderno in  cui gli esseri umani hanno più bisogno di aiuto: ma è diabolicamente astuta, e ti mette nella condizione di non essere in grado di chiederlo. Perché sei nello Scatolone della Vergogna, e hai paura di uscirne.
Questa è per l'appunto la situazione con cui truffatori e malviventi vanno a nozze: ma non bisogna cedere.
Se con l'omeopatia sembra di star meglio, occorre tener conto che comunque scientificamente non può durare. Meglio affiancarla a qualcosa che offra garanzie in più.

La Falena è un nemico subdolo, ed è meglio schierare l'artiglieria pesante. Anche Neville Chamberlain credeva di aver assicurato la pace all'Europa: peccato che stesse trattando con Hitler. Persino Stalin è stato messo nel sacco.
Evitate di confidare in un patto Molotov-Ribbentropp quando guardate la Falena negli occhi: schierate subito l'artiglieria pesante, e non permettetele di avanzare nei vostri Sudeti. 
Più aspettate, più correte il rischio di essere voi, quelli accerchiati a Stalingrado. Non siate il von Paolus della situazione.